Quando alcune istituzioni parlano di welfare non sono ammesse le critiche di chi subisce i danni di tagli, perdita di servizi, esclusione sociale. Questa è l’amara sensazione a margine dei fatti accaduti ieri a Roma.
L’incontro degli Stati generali del welfare, promosso dal Sindaco Alemanno, è a senso unico e la presenza della Fornero, fresca di approvazione della riforma sul lavoro, genera l’animata protesta della piazza. Persone giunte a protestare e far sentire in modo forte una voce di dissenso sono strettamente controllate da un cordone di sicurezza, da un dispiegamento di polizia che ha blindato il centro della capitale.
In questo contesto Claudio Tosi, uno dei responsabili del Centro servizi volontariato del Lazio, è stato fermato e trascinato di peso fuori dall’auditorium con la ridicola accusa di essere armato di una fionda (era un legnetto usato nei laboratori di lavoro) e munito di volantini diffamatori.
Claudio Tosi, non violento e pacifista, da anni collabora come volontario con le associazioni del territorio più impegnate nel sociale. Lo sbigottimento è forte sia per l’atto in sé che per il clima che si sta creando in cento piazze del Paese.
“Oltre ad esprimere tutta la nostra solidarietà a Claudio, che fa parte del nostro “mondo” – commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – siamo particolarmente colpiti dalla totale disattenzione, che ora assume anche connotazioni repressive, verso le istanze di tanta parte del Paese, quella colpita, prima che dalla crisi, da tagli indiscriminati al sociale, dalla drastica riduzione dei servizi, dalla compressione dei diritti civili. Nel Paese sono già in corso mobilitazioni che ci coinvolgono e, quindi, non possiamo che prevedere, a fronte di queste reazioni, un’estate ed un autunno particolarmente caldi e carichi di tensione. A meno che il Governo non si ponga in un atteggiamento di ascolto disponibile ad un cambio di passo.”