A novembre 2016 è stato pubblicato il Secondo Rapporto sulla disabilità in Toscana, a cura dell’Osservatorio Sociale Regionale.
La seconda edizione del Rapporto prosegue nell’intento, dichiarato nella prima, di approfondire la conoscenza del fenomeno disabilità, per programmare in modo consapevole le politiche regionali e implementare soluzioni capaci di costruire una società realmente inclusiva. Esso fornisce un aggiornamento dei dati di contesto e offre una panoramica delle azioni messe in campo dalla Regione Toscana. Tra queste l’attivazione di un tavolo permanente interdirezionale che coinvolge tutti i settori dell’Amministrazione regionale competenti in materia, allo scopo di alimentare e rendere sistematico il confronto su politiche, risorse, azioni e iniziative sul tema disabilità.
Sempre in continuità con la precedente annualità, il Rapporto concentra l’attenzione sulle principali dimensioni che caratterizzano il ciclo di vita di una persona: il percorso scolastico e formativo, l’avviamento e la carriera lavorativa, la domanda e la risposta dei servizi per la non autosufficienza. Ciò nella consapevolezza che occorre lavorare a tutti i livelli per sostenere con continuità i progetti di vita delle persone con disabilità e per creare le condizione affinché ciascuno possa esercitare la propria libertà di scelta tra soluzioni alternative.
In questa direzione, nell’introduzione al Rapporto leggiamo che, in un’ottica generale, per verificare “se la società si stia davvero evolvendo nella direzione di offrire ad ognuno, secondo le proprie esigenze, la possibilità di (almeno) provare ad autodeterminare la propria esistenza, l’unico indicatore attendibile dell’azione di policy non può essere altro che quello relativo a quanti riescono a realizzare le proprie aspettative – non solo a livello lavorativo, ma anche sociale e (non dimentichiamolo mai) affettivo – e, tra questi, quanti sono i disabili. Perché, se le difficoltà sono diverse, le domande sono le stesse per tutti. Così come i diritti”.
Il Rapporto, anche nel 2016, prende le mosse dal tentativo di quantificare la numerosità delle persone con disabilità nel contesto regionale, trovandosi nelle medesime difficoltà già riscontrate nella precedente annualità, legate alla definizione che si assume di persona con disabilità e alla selezione degli strumenti e delle fonti utilizzate per la sua rilevazione. Successivamente, esso passa ad affrontare le specificità dei principali ambiti di vita di una persona: l’inclusione scolastica (sui cui indicatori la Toscana vanta valori più alti della media nazionale); l’inclusione lavorativa; l’inclusione sociale e le politiche regionali (di cui viene dato conto a diversi livelli: normativo, di risorse impiegate, di utenti raggiunti).
I vari temi vengono affrontati considerando sia le misure di carattere nazionale che gli interventi e i servizi attivati dalla Regione; sia i dati statistici ufficiali con dettaglio regionale e locale, che le informazioni raccolte con altri strumenti e indagini mirate sul contesto regionale. In particolare, in questa edizione del Rapporto, viene effettuato un approfondimento su “Sport e disabilità”, che comprende anche un’indagine specifica sulle associazioni e sui gruppi sportivi in Toscana.