Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 7 aprile scorso, su proposta dei Ministri del Lavoro (Sacconi) e della Pubblica Amministrazione (Brunetta), ha approvato lo schema di Decreto Legislativo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi.
La delega al Governo è stata fissata all’articolo 23 della Legge 183/2010, la stessa norma che all’articolo successivo ha già modificato la precedente disciplina in materia di permessi ai lavoratori che assistono familiari con grave disabilità (art. 33 della Legge 104/1992). Per i contenuti specifici del Decreto si rimanda al sito HandyLex.org che vi ha dedicato una profonda analisi.
Lo schema di Decreto Legislativo, come di rito, è stato sottoposto alle Camere per un preventivo parere non vincolante. Difficilmente il testo subirà modificazioni eclatanti, dopo l’acquisizione del parere delle Camere.
Va segnalato con soddisfazione che sia la Commissione Lavoro della Camera che quella del Senato, hanno convocato la FISH in audizione rispettivamente il 17 e il 18 maggio.
La FISH ha depositato e presentato uno specifico documento di analisi in cui evidenzia le maggiori lacune sia del nuovo Decreto che della Legge 183/2010 dalla quale discende.
Oltre agli aspetti tecnici, mirati soprattutto alla tutela del diritto e ad una maggiore coerenza normativa, la FISH ha voluto evidenziare come di quei benefici i reali titolari siano le persone con disabilità, non tanto – quindi – i lavoratori che si avvalgono di quelle agevolazioni.
E quindi, anche in sede di revisione normativa, va tenuto presente che la persona con disabilità è un individuo – non meramente un oggetto di assistenza – che va tutelato prima ancora del lavoratore che lo assiste.