Il Consiglio dei Ministri di ieri ha approvato il primo decreto attuativo della legge n. 227/2021, conosciuta come legge delega al governo in materia di disabilità. Oltre al decreto approvato nel testo sono presenti due proposte per il sostegno al terzo settore che in questi anni ha avuto un ruolo fondamentale. Il primo intervento prevede un contributo alle imprese sociali che hanno nel loro organico figure professionali che accompagnano la persona con disabilità durante il percorso di inserimento lavorativo e che si impegnano nel patto di servizio personalizzato. Il secondo intervento stanzia un contributo pari a 7 milioni di euro in favore degli enti del terzo settore che avranno assunto, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, tra 1 agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023, giovani con disabilità tra i 18 e i 35 anni.
“L’approvazione del decreto di ieri è segnale importante, che deve sollecitare tutti gli attori interessati a proseguire su questa strada per arrivare nei tempi stabiliti ad approvare i restanti decreti applicativi utili alla riforma in atto. L’accessibilità universale ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni diventa fondamentale per garantire ai lavoratori e lavoratrici con disabilità lo svolgimento delle loro mansioni e dei loro ruoli in piena autonomia. Bene l’erogazione del contributo per il 2023, ma sarà necessario integrarlo successivamente se vogliamo strutturare una grande riforma della legge 68”. A dirlo il presidente di FISH, Vincenzo Falabella.