«Siamo stati anche noi parte attiva del confronto pre-elettorale, fornendo la nostra disponibilità a un confronto indipendente, trasparente e super partes tra le varie forze in campo, con l’unico scopo di valutare come i programmi presentati potessero garantire i diritti costituzionali dei cittadini e delle cittadine con disabilità e delle loro famiglie. Ora, ad elezioni avvenute, intendiamo mettere subito alla prova il Governo che ne nascerà, per verificare se le promesse della campagna elettorale si trasformeranno in fatti concreti»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH, commenta l’esito delle elezioni politiche, augurandosi che la formazione di un nuovo Governo sia quanto mai rapida, alla luce delle tante urgenze che richiedono risposte immediate».
«Serviranno nuove risorse per le persone con disabilità e le loro famiglie – prosegue Falabella – che stanno vivendo un momento a dir poco difficile, di fronte all’impennata del costo della vita, persone e famiglie già tra le più colpite in due anni e mezzo di pandemia. Ed è indispensabile attuare riforme già programmate o interventi che chiediamo da tempo: innanzitutto la garanzia che proceda senza intoppi il percorso dei Decreti Attuativi della Legge 227/21, la Legge Delega al Governo in materia di disabilità, ma anche una riforma pensionistica che ponga tra i suoi primi obiettivi l’aumento delle pensioni di invalidità, ferme da anni a livelli inaccettabili. E ancora, maggiori sostegni ai progetti di vita indipendente delle persone con disabilità, per combatterne la segregazione, nonché la produzione dei LIVEAS, i Livelli Essenziali di Assistenza Sociale che chiediamo anch’essi da molto tempo. Senza contare quel che ancora manca per ottenere un’inclusione scolastica completa per gli alunni e le alunne con disabilità e interventi effettivi contro la disoccupazione delle persone con disabilità, doppia o addirittura tripla rispetto a quella delle persone senza disabilità».
«Sullo sfondo di tali istanze – conclude il Presidente della FISH – resta la nostra richiesta di una profonda riforma del sistema di welfare, passando dalla “protezione” alla tutela dei diritti umani, civili e sociali delle persone con disabilità. Da parte nostra, senza fare sconti a nessuno e senza mai negoziare i diritti delle persone con disabilità, continueremo a confrontarci con il nuovo Parlamento e con il nuovo Esecutivo, offrendo i suggerimenti e le indicazioni che riterremo più utili, sempre con il medesimo obiettivo, che è l’uguaglianza delle opportunità e la piena inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. Il periodo che stiamo vivendo, infatti, è molto complicato e quindi dovremmo essere uniti, mettere da parte la sterile rabbia e l’improduttivo mugugno e lavorare per il bene del nostro paese. Noi, come movimento associativo credibile ed autorevole, ci saremo».