Si è svolta stamattina nella sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri la conferenza stampa di presentazione della Disability Card, la tessera unica che permetterà un più facile accesso alle persone con disabilità ai servizi e la riduzione della burocrazia, in regime di reciprocità con gli altri Paesi della UE, contribuendo così alla loro piena inclusione nella vita sociale delle comunità. La ministra per le disabilità, Erika Stefani, che ha presieduto l’incontro, ha spiegato: «la Disability Card è un nuovo passo verso la piena inclusione, semplificherà la vita e l’accesso ai servizi alle persone con disabilità, avvicinando il Paese al raggiungimento degli obiettivi inseriti nella convenzione Onu».
E ancora, Stefani ha specificato che «il progetto è nato dalle istanze delle due federazioni, FISH e FAND». Inoltre, la ministra ha detto: «con questa tessera diamo la possibilità alle persone con disabilità di semplificare la loro vita, ma anche di accedere in maniera agevolata a beni e servizi, quando volta per volta saranno attivate le convenzioni con le aziende e gli enti pubblici».
Poi, Stefani ha concluso così: «si tratta di un progetto aperto, del compimento di un lungo percorso che ci ha visti impegnati nel condurre in porto un’operazione fortemente attesa che necessitava di essere concretizzata quanto prima e che ci fa guardare al mondo delle disabilità non più con uno sguardo pietistico, ma come un universo che è parte integrante della nostra società».
Il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, intervenendo pure lui all’incontro e ringraziando la ministra Stefani per l’impegno profuso, ha spiegato che «dal momento in cui il decreto entrerà in vigore sulla Gazzetta Ufficiale e, dopo altri accorgimenti tecnici, dal 2022, si potrà richiedere sul sito dell’INPS attraverso una procedura semplice». E poi Tridico ha aggiunto che «la misura riguarderà quasi 4 milioni di persone in Italia».
«Arriva a compimento dunque oggi un lungo percorso che ci ha visti impegnati negli anni come protagonisti», commenta Vincenzo Falabella, il presidente della Federazione Italiana Superamento Handicap: «e che potrà permettere l’accesso alle persone con disabilità a vari servizi, consentendo loro di compiere un importante passo avanti rispetto all’inclusione nella vita sociale della comunità». E, infine, Falabella ha ricordato: «fin dal 2017 la FISH ha lavorato in sintonia con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e, poi in seguito anche con il Ministero della Disabilità e con la Presidenza del Consiglio e con l’Inps, in veste di sponsor dell’iniziativa, con l’obiettivo di poter attivare la Carta anche nel nostro Paese, conducendo una rilevazione preliminare al progetto, per tentare da un lato di descrivere i benefìci più diffusi e i percorsi adottati per riconoscerli, dall’altro per iniziare, assieme ai vari partner, a delineare il funzionamento e le opportunità della Carta, le ricadute pratiche e le necessità operative». E poi ha concluso: «in tal senso venne realizzato uno specifico sito web http://www.disabilitycard.it e anche organizzato un pubblico evento di presentazione alla fine di quell’anno. Così oggi possiamo ritenerci doppiamente soddisfatti, perché la disability card è diventata realtà, anche grazie al nostro impegno, oltre a quello delle istituzioni».