Oggi l’Università di Milano presenta la settima Mappa dell’intolleranza. Nelle stesse ore si verifica un gravissimo episodio di incitamento alla violenza nei confronti delle donne con disabilità. In un video pubblicato in YouTube, Daniele Simonetti, conosciuto sul web come Sdrumox, parla di sesso insieme ad altri due youtuber, affermando di avere contattato un centro di volontariato perché «ha questo feticismo di voler far amicizia con i down e anche con i trans», definendoli «anormali».
Altri argomenti che sprigionano violenza vengono poi trattati in una pseudo-intervista a Sdrumox pubblicata anch’essa su YouTube. Rispetto a questi fatti FISH esprime sdegno. Il gruppo Donne della Federazione ritiene che «le parole sessiste e maschiliste utilizzate in questo video, oltre ad offendere le donne con disabilità, generano violenza ed essendo prodotte e ascoltate da giovani, di cui molti sono adolescenti, vista la diffusione tra di loro dei social media, possono di certo condizionarne negativamente i comportamenti».
Sullo sfondo il problema generale, ovvero «che in Italia, purtroppo, l’incitamento all’odio nei confronti delle persone con disabilità, basato su pregiudizi e stereotipi, non è considerato reato penalmente perseguibile, mentre invece andrebbe esteso l’elenco dei reati, per includerlo quale forma di discriminazione basata sulla disabilità».
«Frasi dure, a dir poco, che provengono da giovani, in una sede diffusissima tra i giovani stessi: questo la dice lunga su quanto lavoro vi sia ancora da fare, sul piano culturale, per combattere l’intolleranza e le parole di odio a tutti i livelli. In tal senso non posso che condividere la richiesta proveniente dal nostro gruppo Donne di coinvolgere tutte le organizzazioni rappresentative di persone con disabilità nel promuovere, sviluppare e monitorare iniziative dedicate a combattere il linguaggio e le azioni d’odio, prevedendo anche specifici servizi di supporto alle vittime», sottolinea il presidente di FISH, Vincenzo Falabella.
FISH ha contattato YouTube, chiedendo la rimozione immediata di quei video. La Federazione chiederà alla Polizia Postale di procedere nei modi ritenuti più opportuni, perché non è accettabile che il web diventi sempre più un ricettacolo di incitamento alla violenza, di ignoranza e di offese gratuite.