È stato trasmesso ieri dal Ministero dell’Istruzione, alle scuole di ogni ordine e grado, il nuovo modello di piano educativo individualizzato che dovrà essere adottato per il prossimo anno scolastico. Tutte le informazioni utili si ritrovano all’interno di un sito internet dedicato.
Attraverso una nota stampa, il Miur ha commentato: «abbiamo lavorato a stretto contatto con le Associazioni che rappresentano alunne e alunni con disabilità, con le scuole, con gli insegnanti. Da oggi si apre un nuovo capitolo per l’inclusione, che resta per noi centrale. Non a caso, abbiamo previsto nella legge di bilancio appena approvata un piano per l’assunzione di 25mila docenti di sostegno».
E ancora, ha riferito la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: «Il nuovo Pei ruota attorno al rafforzamento del principio della presa in carico dell’alunno da parte di tutta la comunità scolastica. Anche per questo la legge di bilancio, oltre al Piano di assunzioni sul sostegno, prevede fondi per un’adeguata formazione sui temi dell’inclusione per tutto il personale».
Dunque, il nuovo Piano coinvolgerà i docenti, le famiglie, il personale sanitario, introducendo all’interno del mondo scolastico la nuova prospettiva bio-psico-sociale, ruotando attorno a quattro assi: la socializzazione e l’interazione, la comunicazione e il linguaggio, l’autonomia e l’orientamento, la dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell’apprendimento.
Il Punto di vista della Fish Onlus
«Nel decreto ritroviamo alcune conferme rispetto alle istanze presentate dalle Associazioni in questi ultimi intensi mesi di confronto; alcune, però, sono mancanti, come ad esempio: la somministrazione non specialistica dei farmaci estremamente connessa con una condizione di disabilità», commenta Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana superamento handicap. Non soltanto. Dice Falabella: «sono mancanti anche le Linee Guida sul Profilo di Funzionamento che tengano conto della condizione di disabilità dei singoli alunni, ma anche delle situazioni di contesto ambientale previste in modo innovativo dalla Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità».
Inoltre, continua Falabella: «quanto alla previsione positiva del finanziamento per l’aggiornamento del personale scolastico, essa dovrà essere completata con apposita normativa, attualmente inesistente, sulla formazione iniziale di tutto il personale scolastico sulle didattiche inclusive».
A ciò si dovrà aggiungere: «l’istituzione di una apposita classe di concorso per i docenti per il sostegno didattico, come previsto dal Piano Nazionale firmato qualche giorno fa dalla Ministra Azzolina». E poi conclude, così: «bisogna riconoscere, però, che i nuovi strumenti adottati dal Pei permetteranno, su tutto il territorio nazionale, di avere un linguaggio comune e univoco, con l’obiettivo di superare discrezionalità, approssimazione, disomogeneità, nell’ottica di poter rendere sempre più esigibili i diritti dei nostri ragazzi e ragazze con disabilità».
Per questo, la Fish continuerà a confrontarsi con la Ministra e con il Ministero, con il consueto atteggiamento collaborativo, per trovare le soluzioni più efficaci.