Il Congresso FISH 2014 tira le somme

Congresso FISH 2014Tre giorni intensi e appassionati (27/29 marzo) quelli del Congresso 2014 della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap che quest’anno festeggia il ventennale della sua costituzione. Tre giornate di confronto ma soprattutto di programmazione politica per l’immediato futuro e per prospettive di più lungo respiro. Per consolidare e rilanciare la propria iniziativa politica.

Non c’è futuro senza memoria: ricordare da dove si è partiti, la strada percorsa, i successi e gli insuccessi di vent’anni di attività, i cambiamenti del contesto politico, sociale, culturale, è indispensabile per ogni azione futura forte di una oramai robusta identità.

La prima giornata (Spazio Aperto, Roma) ha offerto l’occasione proprio per iniziare la riflessione, aprendo l’incontro ad un folto e qualificato gruppo di ospiti: dal Parlamento ai Ministeri, dall’INPS alle organizzazioni sindacali, dagli Enti locali alle organizzazioni dell’impegno civile.

Densa la prolusione del Presidente Pietro Barbieri: uno spaccato di cosa sia accaduto, in vent’anni, di positivo e negativo per le persone con disabilità, di come la loro identità, la loro volontà di esserci da protagonisti abbia inesorabilmente prodotto effetti significativi ed abbia fornito strumenti e occasioni per non poter essere più esclusi dal confronto e dalle decisioni future che li riguardano. Una strada lunghissima ancora da percorrere.

Particolarmente atteso l’intervento del neo-ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti. Da Poletti un riconoscimento netto all’autorevolezza di FISH e alla sua capacità di saper rappresentare le istanze, i disagi ma anche le idee per una società più inclusiva, più attenta, e in grado di non lasciare nessuno “indietro” o “fuori”.

Il Ministro ha rassicurato circa le risorse destinate alla politiche sociali: non saranno oggetto di spending review né di interventi di riduzione.

Medesima rassicurazione circa i criteri di concessione dell’indennità di accompagnamento: rimarranno tali, per ora, senza intervenire in modificazioni di sorta. Questo non significa, ha precisato Poletti, che il comparto delle provvidenze assistenziali – o piuttosto delle politiche di sostegno alle persone con disabilità – non saranno oggetto di una oculata e cauta rivisitazione.

I lavori congressuali

La seconda e la terza giornata sono state dedicate ai lavori congressuali veri i propri. Dopo aver apportato modifiche allo Statuto al fine di favorire ulteriormente la partecipazione associativa e migliorare l’organizzazione degli organi direttivi, il Congresso ha ascoltato e approvato la relazione del Presidente Pietro Barbieri.

Centrale l’appello alla futura Giunta che “dovrà assumere questa connotazione: una squadra plurale di vertici associativi in grado di assumere su di loro la responsabilità della dimensione politica e organizzativa del movimento che in Italia si è posto come avanguardia nella promozione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie.”

Una voce unitaria risultante dalla partecipazione altrimenti vi è il rischio di “un ritorno alle categorizzazioni, alle divisioni per disabilità o, peggio, per patologia, produrrebbe l’involuzione antecedente la stessa nascita della Federazione in cui il nostro mondo sarebbe considerato come frammentato, fragile, fondato su personalismi ed incapace a proporsi come soggetto politico credibile.”

Il Congresso, oltre ad approvare la relazione del Presidente uscente, ha unanimemente tributato un commosso saluto a Pietro Barbieri che lascia la guida della Federazione dopo 18 anni nel corso dei quali ne ha segnato profondamente la storia, l’attività e la indiscutibile crescita.

Le mozioni congressuali

Il Congresso si è poi dedicato alla discussione e all’approvazione della mozione generale e delle mozioni particolari. Tutte segnano l’attività e le iniziative della Federazione già nell’immediato.

Molto dettaglia e particolareggiata la mozione generale che individua i punti salienti e prioritari declinando obiettivi e azioni sulle politiche sociali, sulle politiche per la disabilità, sulla salute, sulla vita indipendente, sul lavoro di cura, sul lavoro, sull’inclusione scolastica.

Su quest’ultimo aspetto è stata approvata una ulteriore mozione particolare sulla qualità dell’inclusione scolastica e l’istruzione domiciliare, oltre che sulle tasse scolastiche.

Garanzia dei diritti umani e della vita indipendente sono l’oggetto di una mozione di denuncia presentata da ENIL e approvata dal Congresso.

La promozione della conoscenza dei fondi strutturali europei e delle politiche dell’Unione e internazionali sulla disabilità saranno al centro di uno specifico seminario, approvato in una mozione presentata da DPI.

Un ulteriore mozione particolare è stata riservata alla futura formazione dei quadri dirigenti della FISH: obiettivo favorire la partecipazione qualificata dei under35.

Unanimità per l’ultima mozione, presentata da Roberto Speziale (Presidente ANFFAS).

In Italia sussistono ancora oggi realtà segreganti per le persone con disabilità, in particolare di origine intellettiva, che sono costrette a vivere presso istituzioni totali che per loro natura non consentono alcuna reale inclusione. Ciò contro l’articolo 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

La mozione impegna la FISH a elaborare, avanzare e sostenere proposte di modifica normativa nella direzione di rimuove ogni situazione segregante di istituzionalizzazione delle persone con disabilità a favore della domiciliarità o di piccole comunità, della permanenza e inclusione nella propria comunità di origine. Ed inoltre a promuovere linee di finanziamento consolidato mirate alla deistituzionalizzazione delle persone con disabilità.

Il rinnovo della Giunta nazionale

Il Congresso ha infine rinnovato la Giunta nazionale. Essa passa a 15 componenti con la decisione di riservare all’interno dell’organo tre rappresentanti espressione delle Federazioni regionali, sempre nell’ottica della massima partecipazione. Gli altri 12 componenti rimangono espressione associativa.

Su 110 delegati ammessi al voto, sono risultati eletti:

Per le associazioni: Vincenzo Falabella (FAIP, 98 voti), Mario Battaglia (AISM, 61), Silvia Cutrera (DPI Italia, 60), Roberto Speziale (ANFFAS, 55), Marcello Tomassetti (UILDM, 53), Marco Espa (ABC, 52), Vincenzo Soverino (AISLA, 42), Antonio Cotura (FIADDA, 39), Marzia Tanini (UNITALSI, 38), Germano Tosi (ENIL Italia, 36), Mario Chimenti (FANTASIA, 26), Francesco Diomede (AISTOM, 25)

Per le Federazioni Regionali: Donata Vivanti (Toscana, 92 voti) Daniele Romano (Campania, 76) Giampiero Licinio (Friuli Venezia Giulia, 25)

Rinnovato anche il Collegio dei revisori dei Conti: Franco Giona, Sergio Raimondo, Amelia Vignazzo. Supplenti: Francesco Marconetti, Annamaria Circhirillo.

Nei prossimi giorni verrà definita la prima seduta della Giunta, nel corso della quale verrà eletto il Presidente, i vicepresidenti, segretario e tesoriere.

Un lunghissimo applauso ha salutato Salvatore Nocera che con passione, competenza di massimo livello è stato una personalità centrale nella storia e nelle azioni della FISH. Nocera rimane un punto di riferimento per la Federazione ma esce dalla Giunta. Rimane nel Comitato dei Garanti (con Guido Trinchieri, Riccardo Nucci e – supplenti – Michele De Biase e Francesca Pieretti), organo anch’esso rinnovato in occasione del Congresso.

Partecipata e particolarmente sentita la serata di venerdì 28 marzo dedicata al ricordo di Bruno Tescari e di Gianni Selleri, due compiante personalità che hanno molto contribuito alla nascita e al consolidamento della FISH, ma che sono state testimoni di un impegno civile e culturale anche al di là delle sigle e delle appartenenze.

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