Nel luglio scorso FAND e FISH furono le protagoniste di una riuscita mobilitazione in difesa dei diritti delle persone con disabilità.
In occasione della discussione del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78 il Parlamento bocciò, anche grazie dall’azione delle due Federazioni, le proposte di restrizione dei criteri per la concessione dell’indennità di accompagnamento. Incidendo sulla definizione delle capacità deambulatorie e di svolgere gli atti quotidiani della vita, quelle modifiche avrebbero causato una grave riduzione degli aiuti a favore delle persone disabili gravi.
A distanza di tre mesi dalla conversione di quel decreto legge, l’INPS ha emanato le “Linee Guida operative per l’invalidità civile” a cui dovrebbero attenersi i medici dell’INPS nell’esame delle nuove domande di invalidità. Queste indicazioni di fatto riprendono – in via amministrativa – i tentativi, che si speravano scongiurati, di restringere i criteri di concessione dell’indennità di accompagnamento. Le Linee Guida intervengono limitando il concetto di autonomia nella deambulazione e la definizione di atti quotidiani della vita.
Contemporaneamente, con note interne, l’INPS caldeggia l’esecuzione di routine delle doppie visite di controllo, anche quando la Commissione ASL (all’interno della quale comunque c’è un medico nominato dall’INPS) si sia espressa in modo unanime. Oltre allo spreco di risorse pubbliche, questo creerà notevoli disagi a molti cittadini con disabilità.
FAND e FISH in queste settimane hanno promosso una sensibilizzazione presso i Parlamentari più attenti e questa azione ha provocato la presentazione – sia alla Camera che al Senato – di alcune interrogazioni ai Ministri competenti.
E ieri le due Federazioni hanno formalizzato la loro segnalazione, al Ministro Sacconi e al Ministro Tremonti, insistendo per un intervento a tutela dei diritti civili dei veri invalidi. Alla comunicazione è stato aggiunto quale destinatario il Ministro Brunetta, visti gli evidenti sprechi che le nuove procedure amministrative causano.