Giorno della Memoria: ricordare le atrocità sulle persone con disabilità

Lettera di Hitler sull’avvio del Programma T4Fra le atrocità che il Giorno della Memoria ci costringe a ricordare c’è anche il programma Aktion T4, diventato tristemente noto come l’Olocausto delle persone con disabilità. Le vittime di quel programma furono decine di migliaia: fin dal 1933 furono forzatamente sterilizzate e dal 1940 uccise nelle prime camere a gas appositamente istallate negli istituti psichiatrici del Terzo Reich. Una storia di orrore tra gli orrori che non può più essere de-rubricata in una narrazione indistinta, che merita una sua propria collocazione per poter colmare il vuoto di studi accademici che in passato l’hanno caratterizzata e di cui ancora oggi subiamo gli esiti. Milioni di persone assassinate nei lager nazisti, ritenute vite non degne di essere vissute, pesi per la società, esseri da sopprimere.

Anche per questo la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap si unisce a chiunque si rifiuti di dimenticare quel crimine contro l’umanità frutto della depravazione e di una visione eugenetica nata prima del nazismo e ad esso sopravvissuta anche fuori dai confini tedeschi ed europei. Si unisce a chiunque voglia ricordare e su quel ricordo basare una convivenza moderna, inclusiva, che rigetta ogni segregazione, che valorizza le diversità, che rende possibile la vita indipendente e l’autodeterminazione.

È un cambio di prospettiva che riguarda tutti, non solo i decisori politici, ma su cui non mancano preoccupazioni per segnali tutt’altro che positivi.

Oggi è la Giornata della Memoria e noi continuiamo a ritenere che possa essere un’occasione di consapevolezza – commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH – Ci vogliamo credere nonostante non passi settimana senza che si raccolgano espressioni, linguaggi, parole di odio, di derisione, di disprezzo per la disabilità che rappresentano un segnale tutt’altro che positivo. E questo anche perché quelle parole troppo spesso sono proferite da personaggi noti, in occasioni pubbliche, nello spettacolo, nei talk show, nelle manifestazioni politiche. Non possiamo tacere, né voltarci dall’altra parte. Non possiamo farlo né guardando il passato, né traguardando il futuro. Un futuro che – come tutti – vogliamo di inclusione, rispetto e libertà.”

Condividi:

Potrebbero interessarti anche:

Politiche sociali

Nuovo Consiglio Nazione Terzo Settore, ci sono FISH e ANFFAS

Politiche sociali

30 anni di FISH, la federazione rinnova impegno e cambia nome

Scuola

Inclusione scolastica, soddisfazione per emendamento Valditara

Politiche sociali

Disabilità, FISH all’ONU per anniversario convenzione

Politiche sociali

Disabilità, a dicembre la persona al centro

Politiche sociali

FISH: episodi di intolleranza nello sport segnale allarmante

Politiche sociali

FISH: lo sport come motore di inclusione e benessere sociale

Politiche socialiScuola

Sostegni, GLO e PEI per gli studenti con disabilità

AccessibilitàPolitiche sociali

BookCity e disabilità: quando l’inaccessibilità cancella il dialogo

Politiche sociali

Violenza su ragazza con disabilità, lo sdegno di FISH

Pronti per l'Indipendenza

FISH presenta i bandi di Pronti per l’Indipendenza, progetto per la vita indipendente

Politiche sociali

Mattarella conferisce l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica a Vincenzo Falabella, presidente FISH

Politiche sociali

Legge Bilancio, FISH: maggiori tutele per persone con disabilità

Politiche sociali

Italia protagonista G7: passo avanti per inclusione persone con disabilità

Politiche sociali

G7, FISH: appello per politiche di inclusione globale