Anche le più alte istituzioni colgono l’occasione del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, per promuovere la consapevolezza su un tema di assoluta rilevanza sociale.
Questa mattina, presso la prestigiosa Sala della Regina a Palazzo Montecitorio, le più elevate cariche dello Stato (Presidente della Repubblica e Presidenti del Senato e della Camera, unitamente al Ministro dell’Istruzione ed al sottosegretario MIUR Davide Faraone) hanno incontrato una ampia delegazione delle associazioni delle persone con disabilità. La presenza di molti giovani studenti che nei giorni scorsi hanno riflettuto su inclusione, su scuola, su disabilità ha connotato l’incontro verso una prospettiva imminente e futura di profondo cambiamento culturale.
“Ci hanno favorevolmente colpito le parole degli intervenuti. Dei ragazzi innanzitutto che dimostrano una capacità di riflessione molto avanzata nelle loro aspettative verso una scuola – e una società – davvero di tutti. – Così commenta Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, presente oggi all’incontro – Questi giovani confermano nelle loro considerazioni le nostre stesse convinzioni e la nostra volontà di una scuola diversa già nell’immediato.”
“Raccogliamo anche con soddisfazione le dichiarazioni della Presidente della Camera Laura Boldrini, auspicando che divenga un indirizzo morale e operativo per chi è chiamato a legiferare. Il primo tema è quello della reale inclusione sociale. Coincide con quanto affermiamo da anni: va superato il concetto di ‘integrazione’ che mantiene la persona con disabilità come un ‘corpo estraneo’ ai contesti nei quali viene accettato. L’inclusione vera si realizza quando servizi, istituzioni, comunità sono in grado di modellarsi alle peculiarità e alle esigenze di tutti. Su questo il richiamo alla consapevolezza di tutti è doppiamente rilevante.”
“Ma la Presidente – prosegue Falabella – sottolinea anche l’importanza della partecipazione, del coinvolgimento, della capacità di ascolto e di recepimento da parte delle istituzioni di quelle che sono le esperienze, le istanze, le proposte di chi è direttamente interessato. Il ‘nulla su di noi senza di noi’ non può più essere un mero slogan ma una prassi operativa.”
“Ci auguriamo davvero che queste espressioni forti di principio vengano adottate da subito a partire dalla discussione sulla legge di stabilità, alle disposizioni sulla scuola, ai temi del lavoro, del dopo di noi e a cento altri interventi che attendono da anni.”