È stato un incontro particolarmente denso e partecipato ai massimi livelli di rappresentanza quello di ieri: affrontare la sfida della riapertura dell’anno scolastico è possibile solo con il coinvolgimento di tutti gli attori e di tutti i livelli istituzionali, pensando che essa investe indistintamente tutto il territorio nazionale e riguarda migliaia di docenti e operatori, milioni di alunni e delle loro famiglie.
Il Governo era presente con il suo Presidente Giuseppe Conte e due ministri. C’era ovviamente il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, affiancata dal coordinatore del proprio Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo. Ma era presente anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il titolare del dicastero Paola De Micheli. E presente anche Angelo Borrelli per la Protezione Civile.
Regioni, Province e Comuni erano rappresentati dai presidenti delle relative associazioni: Stefano Bonaccini (Regioni), Michele de Pascale (Province), Antonio Decaro (Comuni). Ma c’erano anche i segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Forum Famiglie e Forum Studenti hanno completato ulteriormente un tavolo assai composito.
Sui temi della disabilità è stata convocata la FISH, anche quale voce dell’Osservatorio MIUR sull’inclusione scolastica, che ha partecipato con il presidente Vincenzo Falabella.
L’obiettivo condiviso, da declinare con azioni specifiche e mirate, è quello di ripartire in presenza e in sicurezza.
“Sicuramente è apprezzabile essere coinvolti in una strategia complessiva fin dal suo esordio e quindi il giudizio iniziale è di apprezzamento ma anche di consapevolezza di quanto e quale dovrà essere l’impegno per garantire sia l’inclusione che la sicurezza personale”, riporta Vincenzo Falabella.
“La didattica a distanza, nonostante qualche assai isolato successo, è stata generalmente un fallimento per gli alunni con disabilità, soprattutto per quelli che maggiormente necessitano di sostegno o soluzioni specifiche. Per questo il nuovo anno deve garantire, da subito e non con il consueto ritardo, l’ingresso, la partecipazione, l’inclusione già dal primo giorno di scuola. Ovviamente adottando tutte le soluzioni di protezione personale sia per gli studenti che per i docenti e gli educatori. Abbiamo proposto di trovare anche accomodamenti ragionevoli in luogo delle mascherine, valutando e dotandosi per tempo di soluzioni alternative quali, ad esempio, visiere che fra l’altro agevolerebbero, se usate anche dai docenti, la lettura del labiale con un aiuto indubbio per gli alunni sordi.”
Nel corso dell’incontro si sono anticipati investimenti sugli edifici e sulle strutture interne ed esterne. “Abbiamo chiesto una attenzione all’accessibilità in senso ampio degli spazi che vada oltre il mero abbattimento di barriere fisiche, adottando anche soluzioni che consentano l’orientamento e la fruibilità degli spazi, dei percorsi, dei servizi ma anche della strumentazione presente nella scuola e nelle immediate vicinanze.”
Al Ministro dei Trasporti è stata espressa da FISH una forte preoccupazione per la gestione dei trasporti scolastici accessibili ed inclusivi. C’è necessità di indicazioni, linee guida, ma anche di finanziamenti ai Comuni e agli enti tenuti a garantire quel servizio.
“Visto il momento di epocale cambiamento – conclude Vincenzo Falabella – è forse possibile ridisegnare, ripensare, potenziare le soluzioni inclusive cogliendo le debolezze del sistema che sono divenute evidenti durante l’emergenza COVID, ma anche approfittando dell’occasione che si presenta di una profonda complessiva riforma dell’istruzione. Ho quindi proposto un momento di ampio confronto e rifondazione, che riguardi ‘anche’ la disabilità e che ci piace definire come ‘Stati Generali della Scuola’.”