Ieri il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Di Maio, attraverso il suo profilo Facebook informava di aver incontrato “le associazioni dei lavoratori disabili [così nel testo, NdR] Ante, Abilitando e Movimento italiano disabili insieme al nostro viceministro alla Famiglia e alla Disabilità [così nel testo, NdR] Vincenzo Zoccano.” E annuncia: “Uno dei principali obiettivi che mi sono prefissato da ministro è quello di riportare dignità nel lavoro in Italia e sia io che il viceministro Zoccano lavoreremo fianco a fianco per permettere che questo avvenga anche per chi è affetto [così nel testo, NdR] da disabilità e per questo ho chiesto la convocazione dell’Osservatorio nazionale sulle persone con disabilità per rispondere velocemente alle richieste delle associazioni.”
A margine di questi annunci e informazioni FISH esprime qualche considerazione.
“È con sincero apprezzamento che accogliamo gli intenti del Ministro Di Maio a cui abbiamo chiesto, come Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, per ora ancora senza esito, un incontro proprio su questi temi”, commenta Vincenzo Falabella, Presidente della FISH.
“Sarebbe interessante sapere se anche le associazioni che hanno partecipato invece all’incontro abbiano evidenziato la morosità del Ministero del Lavoro proprio in materia di inclusione lavorativa delle persone con disabilità. – prosegue Vincenzo Falabella – Come in varie sedi abbiamo ribadito, manca ancora all’appello l’emanazione delle Linee guida per il collocamento mirato, pur previste dal decreto legislativo 151/2015. Ma manca anche un’altra importante attuazione di quello stesso decreto: la costituzione della Banca dati sul collocamento, strumento fondamentale per il controllo e per le politiche attive.”
Sullo sfondo poi vi sono numerosi aspetti che riguardano la reale applicazione della legge 68/1999 sul collocamento mirato, su cui il movimento delle persone con disabilità non ha solo “richieste”, spesso legate alla mancata applicazione di norme vigenti, ma anche elaborazioni e proposte già costruite in confronti di anni che al Ministero dovrebbero essere già note, giacché quei confronti si sono svolti proprio al suo interno.