Decreto di riparto FNA 2016

Il 30 novembre 2016 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per le non autosufficienze, per l’anno 2016. Tale Decreto provvede a suddividere gli stanziamenti approvati dal Parlamento, pari a 400 milioni di euro, da destinare “alla realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali nell’ambito dell’offerta integrata di servizi socio-sanitari in favore di persone non autosufficienti”. In particolare, il Fondo nazionale, trasformato in strutturale nel 2015 con una dotazione di 250 milioni di euro annui, viene incrementato con la Legge di Stabilità 2016 di 150 milioni di euro annui, per un un totale quindi di 400 milioni annui a decorrere dall’anno 2016.

Il Decreto di riparto assegna 390.000.000 di euro alle Regioni e 10.000.000 di euro al Ministero delle politiche sociali. Nell’ambito della quota regionale sono tuttavia resi indisponibili 35.217.000 euro, relativi al riparto della Regione Lazio, che, come possiamo leggere nei “Considerato” del Decreto, ha richiesto il totale definanziamento della quota spettante per l’anno 2016, in base all’Intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni sulle modalità per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte delle Regioni a statuto ordinario.

I criteri di ripartizione e le finalità di destinazione delle risorse del Fondo nazionale vengono mantenuti costanti rispetto alla precedente annualità. Un’importante novità viene invece introdotta in relazione alla definizione di “persone in condizione di disabilità gravissima”. Come per il 2015, il Decreto, all’articolo 3, impegna le Regioni ad usare le risorse ripartite prioritariamente, e comunque per una quota non inferiore al 40%, per interventi a favore di persone in condizione di disabilità gravissima, inclusi gli interventi a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica. Tuttavia, per la prima volta, il Decreto introduce una definizione sperimentale, da sottoporre a valutazione, di “disabilità gravissima”. Essa identifica, in modo puntuale, le condizioni in cui devono trovarsi coloro che beneficiano dell’indennità di accompagnamento o siano comunque definiti non autosufficienti (allegato 3 DPCM 159/2013) per poter essere considerati in condizione di disabilità gravissima. E tale definizione comprende l’indicazione delle scale di valutazione e dei criteri da adottare, nonché delle soglie da considerare, per il riconoscimento di tale condizione (Allegato 1 e Allegato 2 del Decreto).

Inoltre, a partire dal 2017, i criteri di ripartizione delle risorse dell’FNA saranno oggetto di una specifica integrazione e revisione, in esito alla rilevazione cui saranno chiamate le Regioni del numero delle persone con disabilità gravissima presenti nei loro territori, proprio sulla scorta della definizione introdotta in via sperimentale dal Decreto. In particolare, entro il primo trimestre del 2017, le Regioni dovranno comunicare al Ministero delle politiche sociali il numero delle persone con disabilità gravissima presenti nel loro territorio. Ciò al fine di permettere la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni per le persone con disabilità gravissima, da garantire su tutto il territorio nazionale, nei limiti della quota di risorse del Fondo per le non autosufficienze rese disponibili.

In proposito, il Decreto dedica l’ultimo articolo al Piano per la non autosufficienza, da adottare con un successivo Decreto, che si pone l’obiettivo di definire per il triennio 2017-19: i principi e i criteri per l’individuazione dei beneficiari e il percorso per il graduale raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali.
Allo scopo di elaborare il Piano, viene prevista la costituzione, da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un tavolo di confronto con le Regioni e l’ANCI sulla definizione di disabilità gravissima, in relazione agli esiti delle rilevazioni che saranno effettuate dalle Regioni.

Infine, al pari delle due precedente annualità, il Decreto stabilisce che la quota destinata al Ministero delle politiche sociali, pari a 10.000.000 di euro, sia indirizzata ad azioni di natura sperimentale volte all’attuazione del Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità (DPR 4 ottobre 2013), relativamente alla linea di attività “Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella società”. A queste risorse, per il 2016, vanno ad aggiungersi ulteriori 5 milioni di euro, stanziati dalla Legge di Stabilità 2016, per un ammontare complessivo di 15 milioni di euro. Tali risorse sono attribuite ai territori coinvolti nella sperimentazione per il tramite delle Regioni sulla base di linee guida adottate dal Ministero delle politiche sociali.

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