Ieri la Camera ha votato alcune mozioni su iniziative per l’incremento dei controlli relativi alle pensioni di invalidità. L’Ordine del giorno ne ha raggruppate 5 (altre sono state ritirate o accorpate) con contenuti fra loro anche molto diversi.
Alcune mozioni chiedevano l’intensificazione dei controlli, altre l’impegno del Governo a favorire convezioni fra INPS e ASL. Altre mozioni sollecitavano una maggiore attenzione e cautela nei confronti dei “veri invalidi” sottoposti comunque a verifica. In altri passaggi (mozione Reguzzoni, Cazzola e altri) si chiedeva al Governo di valutare “l’opportunità di procedere ad un riordino dei requisiti occorrenti per il riconoscimento delle prestazioni in materia di invalidità civile e indennità di accompagnamento”.
Molte perplessità suscita la dichiarazione dell’Onorevole Bellotti, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha espresso alla Camera la posizione del Governo, dando parere favorevole alla mozione di Poli, di Reguzzoni e rimettendosi all’Aula per le altre, dopo aver rigettato gli emendamenti dell’Onorevole Farina Coscioni che puntavano a maggiori garanzie per le persone con disabilità.
Bellotti ha chiesto di soprassedere all’intensificazione dei controlli (sono già mezzo milione fra il 2011 e il 2012) almeno fino al termine del piano di verifica. Ha poi tranquillizzato Cazzola e Reguzzoni, ricordando che il disegno di legge delega di riforma fiscale e assistenziale prevede il riordino dei criteri per la concessione delle prestazioni assistenziali compresa l’indennità di accompagnamento.
E, da ultimo, ha sottolineato che maggiori competenze all’INPS sono già state delineate nella Manovra appena approvata che all’articolo 18, comma 22, prevede la possibilità per le Regioni di stipulare convenzioni con l’INPS anche per il primo accertamento. Infine ha tranquillizzato tutti circa la cautela con cui si effettuano i controlli, in particolare nei confronti delle persone affette da patologie ingravescenti o stabilizzate.
“Nessuna sorpresa rispetto alle intenzioni reali del Governo – commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH – che ora però getta la maschera anche rispetto alla legge delega su fisco e assistenza: non sono i falsi invalidi che si inseguono, ma la volontà di avvicinare la spesa sociale allo zero. Intanto migliaia di persone con grave disabilità vengono convocate a verifica ed altrettante aspettano anche un anno l’erogazione di provvidenze che gli spettano.”
Al termine la Camera ha approvato tutte e 5 le mozioni presentate, inclusa quella di Miotto e altri, presentata peraltro da un lucido intervento dell’Onorevole Murer, che ha davvero messo in evidenza molti lati oscuri dell’intera operazione di verifica sulle cosiddette “false invalidità” e sul comportamento dell’INPS. Fra l’altro la mozione Miotto chiede una relazione esaustiva (entro 30 giorni) sulla situazione attuale effettiva sia sui controlli che sulle nuove procedure di riconoscimento delle invalidità, su cui l’INPS ha dato finora risposte tutt’altro che esaurienti.