Alzare la voce per un nuovo welfare

Il welfare va riformato per adeguarlo alle domande sociali presenti e non per risparmiare”. È questa la più che mai attuale posizione espressa dai promotori della Campagna “I diritti alzano la voce” nel loro invito a partecipare al convegno “Universale e locale – Istituzioni e terzo settore insieme per un nuovo welfare” che si svolgerà a Bologna il 25 e 26 novembre 2010 (Unaway Hotel Bologna Fiera, Piazza Costituzione, 1).

Logo della campagna I diritti alzano la voceSi tratta di un incontro, organizzato con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, fortemente voluto dalle organizzazioni promotrici della Campagna, tra cui la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, per avviare una riflessione ed un confronto sulla necessità di riformare il nostro sistema di welfare, ed in particolare sulle caratteristiche proprie di un nuovo welfare locale e sulla ridefinizione del rapporto tra istituzioni pubbliche e organizzazioni sociali.

L’iniziativa rappresenterà inoltre l’occasione per rilanciare la discussione ed il confronto sull’impostazione che ha guidato il Governo nelle sue scelte in materia economica, e più in generale sull’orientamento economico dominante e sulle conseguenze che tali scelte e tale orientamento stanno avendo sulla vita delle persone e sulla tutela dei diritti sociali.

Attraverso questo convegno gli organizzatori si propongono inoltre di favorire uno scambio pubblico con le istituzioni e con altre reti e soggetti sociali al fine di stabilire canali di comunicazione più fluidi e continui, e – dove possibile – alleanze strategiche per sperimentare nuovi modelli di welfare locale.

Noi organizzazioni che promuoviamo la campagna I diritti alzano la voce – si legge nel documento politico che accompagna questa iniziativa – pensiamo che sia arrivato il momento, per le organizzazioni civiche, di impegnarsi con maggior qualità di elaborazione e più continuità nel dibattito sul futuro del welfare; non possiamo accettare che la discussione sia dominata dai grandi organismi internazionali, dagli esponenti dei partiti, dagli economisti e dagli opinion maker delle principali testate, dai centri studi dei soggetti più forti. Se non saremo in grado di dire la nostra, riuscendo a conquistare spazio nel dibattito, le decisioni verranno prese senza il nostro apporto, senza il nostro punto di vista”.

A contribuire a queste riflessioni non mancheranno i rappresentanti delle istituzioni, delle Regioni e degli Enti locali, essendo convinzione dei promotori che il nuovo welfare, e in particolare un nuovo welfare locale “potrà essere pensato e realizzato solo coinvolgendo tutti gli attori che, sul territorio, si battono in modo prioritario per il benessere sociale e la tutela dei diritti”.

La due giorni si avvarrà inoltre dell’apporto di alcuni tra i massimi esperti italiani su queste tematiche che hanno condiviso con i promotori della Campagna “una visione del welfare che non sia quel meno stato, più società che pare in realtà danneggiare, prima di tutto, proprio la società”.

Il convegno di Bologna si propone quindi di unire forze diverse – organizzazioni civiche e del terzo settore in genere, esponenti delle istituzioni e del sindacato, esperti di varie discipline – nel tentativo di mettere a punto una piattaforma di idee e proposte sul futuro del welfare.

La prima sessione del convegno, che si aprirà giovedì 25 novembre, a partire dalle ore 15.00, si concentrerà sui fondamenti di un nuovo welfare e su alcune questioni cruciali. La seconda sessione, invece, sarà incentrata sul tema del welfare locale, mentre i gruppi di lavoro, previsti per il pomeriggio del 26 novembre, rappresenteranno l’occasione per favorire la partecipazione attiva degli operatori, dei volontari, degli amministratori che vorranno partecipare all’appuntamento.

Maggiori informazioni sul convegno e sulle modalità di iscrizione nel sito www.idirittialzanolavoce.org.

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