Il Gruppo donne della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha diffuso il Rapporto di ricerca 2013 su L’accessibilità dei servizi di ginecologia e ostetricia alle donne con disabilità, curato da Simona Lancioni.
L’indagine è stata condotta attraverso la somministrazione di un questionario standardizzato a 61 strutture ed enti sanitari pubblici.
L’obiettivo è quello di indagare le ragioni delle tante difficoltà incontrate nell’accesso ai servizi di ginecologia e ostetricia testimoniate da numerose donne con disabilità, spesso vittime di discriminazioni multiple originate dall’essere simultaneamente donne e persone con disabilità.
Il concetto di accessibilità a cui si fa riferimento nella ricerca non è quello, ormai datato e restrittivo, di abbattimento delle barriere architettoniche, ma quello della progettazione universale (Universal Design), e del benessere ambientale e relazionale.
I risultati denunciano le lacune e le conseguenti discriminazioni subite dalle donne con disabilità nell’accedere ai servizi sanitari, sollecitando la loro rimozione e la promozione di un modo diverso di pensare all’accessibilità degli ambienti sanitari.