La legge di Bilancio appena approvata dalla Camera dei Deputati preoccupa non poco FISH. Le censure evidenziate durante l’audizione nelle commissioni riunite di Senato e Camera sulla legge di Bilancio, circa la mancanza di previsioni economiche che avrebbero limitato l’esigibilità dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie oggi, nostro malgrado, non sono state superate.
Bene invece l’istituzione del Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità, che almeno per il 2024 avrà una dotazione superiore ai 552 milioni di euro. L’istituzione del fondo unico lo avevamo chiesto da tempo. Finalmente la nostra istanza è stata accolta. Ma purtroppo non basta. Per questo avevamo presentato, con scienza e coscienza, oculati emendamenti, tra cui l’implementazione del fondo sulla vita indipendente, sui caregiver familiari, sulla non autosufficienza. Emendamenti che non avrebbero certamente richiesto il responso messianico del ragioniere che, dopo complicati calcoli, avrebbe detto se la posta di bilancio ha copertura o no rispetto all’obiettivo di deficit pubblico, ma che sicuramente avrebbero avviato un cambio di passo sui temi della disabilità. Peccato non siano stati accolti.
“Attendevamo un attenzione maggiore sui temi della disabilità anche perché servono adeguate risorse per garantire diritti e pari opportunità alle persone con disabilità. Avrebbero sicuramente avvito un cambio di passo sui temi della disabilità. In conclusione si poteva fare di più per le persone con disabilità. Il governo ci ha ascoltato su alcuni importanti provvedimenti ma questo non è bastato. Dalla prossima settimana riprenderemo a confrontarci con il Governo, con le forze di maggioranza e di opposizione e lavoreremo affinché i temi della disabilità diventino realmente prioritari e centrali nelle politiche di questo Paese”. A dichiararlo il presidente di FISH, Vincenzo Falabella.