“Non ci stancheremo di rimanere a fianco – non solo idealmente! – a chi rischia la propria vita per i diritti e per la dignità umana”. Ancora una volta la FISH, per bocca del suo presidente Pietro Barbieri, si trova ad esprimere sdegno per l’ennesima aggressione contro la Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme.
Dopo l’attentato dello scorso anno, dopo i colpi esplosi lo scorso febbraio contro la struttura che ospita una Comunità per disabili e migranti, oltre che la sede della FISH Calabria, l’altro ieri un nuovo episodio di vile intimidazione: altri colpi di pistola contro lo stesso immobile.
Uno stabile che è anche il simbolo dell’impegno e della lotta della società civile contro la ’ndrangheta: confiscato alle cosche, è stato assegnato al volontariato che ne ha ricavato un avamposto di solidarietà, creatività, concretezza.
All’esempio di Don Giacomo Panizza, animatore della Comunità, si sono uniti negli anni centinaia di calabresi, con progetti, iniziative, servizi altrimenti assenti in questa parte d’Italia.
Barbieri, che dopo l’attentato di febbraio ha voluto rendere alla Comunità una visita di solidarietà politica ed umana, ne è certo: “Gli amici di Lamezia, infaticabili compagni di strada in questi anni di impegno, sono stanchi ma comunque determinati. La violenza e le minacce non possono prevalere se la società civile le rigetta a voce alta, con gesti chiari e con azioni definitive. Al contrario, il silenzio e l’indifferenza uccidono ogni voglia di giustizia, ogni sogno di libertà, ogni azione di cambiamento”.