Lo stato di mobilitazione delle associazioni delle persone con disabilità è stato formalizzato dal Consiglio direttivo della FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap al termine della intensa riunione di sabato scorso.
Non poteva essere altrimenti dopo l’approvazione della seconda Manovra e soprattutto in attesa della discussione parlamentare della delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale.
La FISH ha valutato con forte preoccupazione le drammatiche prospettive di vita per le persone con disabilità. Da subito ci sono i tagli agli enti locali. Dal 2012 la riforma dell’assistenza e del fisco farà il resto, visto che le due Manovre impongono un taglio di 40 miliardi in tre anni. Saranno colpite le pensioni di invalidità, le indennità di accompagnamento, le pensioni di reversibilità.
Al contempo non esiste più il Fondo per la non autosufficienza e quello per le Politiche sociali è ridotto a 69 milioni per il 2012 e a 44 per il 2013, salvo ulteriori riduzioni.
È diffusa la consapevolezza – non solo fra le associazioni – che la riforma assistenziale non è rivolta a migliorare e qualificare i servizi, ma solo ad applicare quanto stabilito nelle Manovre (recuperare 40 miliardi). Pertanto gli spazi di confronto e discussione sono praticamente nulli.
“La FISH ha deliberato di non presentare emendamenti di merito sulla delega. – ha riportato Pietro Barbieri a margine del Direttivo – Le persone con disabilità e i loro familiari non sono i privilegiati, ma anzi hanno un enorme credito verso la società.”
Gli emendamenti alla riforma saranno quindi analoghi a quelli presentati per la Manovra: no ai tagli ed anzi rilancio di un finanziamento adeguato e strutturale alle politiche sociali di cui il nostro Paese ha ancore maggiore necessità in un momento di crisi.
“La prospettiva è lampante. Grazie ai tagli agli enti locali una persona su tre perderà i servizi sociali. E grazie alla riforma assistenziale un’altra persona su tre perderà l’indennità di accompagnamento. – annota Barbieri – Senza considerare l’effetto dei tagli sulle agevolazioni fiscali che peserà su milioni di famiglie italiane.”
Manifestazioni, proteste eclatanti, iniziative di informazione saranno messe in atto nella capitale e nel resto del Paese da subito e proseguiranno per tutta la discussione della legge delega, della legge di stabilità e della probabile terza manovra.