«Se si accerterà che quanto denunciato dalla mamma corrisponde a verità, siamo di fronte all’ennesima inaccettabile situazione di discriminazione nei confronti di una persona con disabilità, particolarmente triste, riguardando un bambino di 6 anni»: non usa mezzi termini Vincenzo Falabella, Presidente della FISH, di fronte alla notizia diffusa da vari organi d’informazione, secondo cui le maestre di ruolo e quelle di sostegno di una scuola di Roma avrebbero deriso e offeso un bimbo con disturbo dello spettro autistico in un Gruppo WhatsApp che, secondo quanto si è letto, sarebbe stato addirittura creato appositamente a tale scopo.
Inoltre, secondo quanto comunicato dall’Associazione La Battaglia di Andrea, che è a fianco della mamma del bambino, le insegnanti avrebbero anche esultato quando il piccolo fu costretto a rimanere a casa, perché contagiato dal Covid.
«A quarantacinque anni dalla fine delle “scuole speciali” – sottolinea il Presidente della FISH – e mentre siamo impegnati ormai da anni a migliorare la situazione dell’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità, anche tramite una specifica Proposta di Legge che abbiamo presentato alla fine dello scorso anno, non possiamo non restare a dir poco sconcertati di fronte a notizie come queste, che ci fanno capire quanto ancora ci sia da lavorare, sul piano culturale, per arrivare realmente a una scuola che sia “di tutti e per tutti”».
«Chiediamo quindi un immediato chiarimento dalla scuola coinvolta – conclude Falabella – e che anche tutti gli organi competenti facciano la propria parte per tutelare il bimbo e la mamma, protagonisti loro malgrado di questa triste vicenda».
Roma 7 aprile 2022