Il 10 dicembre 2014 è stato pubblicato dall’ISTAT il report annuale I presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari, relativo al 2012.
In Italia, si registrano 11.571 presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari attivi, per un totale di 372.962 posti letto (6,2 ogni 1.000 persone residenti): dati in calo rispetto all’anno precedente in cui si contavano 12.033 presidi per 386.803 posti letto (6,5 ogni 1.000 persone residenti).
L’offerta residenziale è prevalentemente di tipo socio-sanitario (pari al 76% dei posti letto complessivi) e gran parte dell’offerta socio-sanitaria (83% dei relativi posti letto) fornisce un livello di assistenza sanitaria medio-alto, erogando trattamenti medico-sanitari estensivi o intensivi di lungo periodo a persone non autosufficienti.
Permangono inalterati gli squilibri territoriali: al Nord si concentra il 69% dei posti letto complessivi (9,3 ogni 1.000 residenti) e la quota più alta di posti letto a carattere socio-sanitario (8 ogni 1.000 residenti); al contrario al Sud si registrano i valori minimi, con appena 3 posti letto complessivi ogni 1.000 residenti e soltanto 2 posti letto a carattere socio-sanitario ogni 1.000 residenti.
Le persone accolte nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari sono 354.777.
In particolare, 270 mila sono anziani con almeno 65 anni di età (il 76% degli ospiti complessivi), di cui 205 mila anziani non autosufficienti.
Oltre 69 mila sono adulti con un’età compresa tra i 18 e i 64 anni (il 20% del totale), di cui poco più di 49 mila sono adulti con disabilità e patologie psichiatriche.
Circa 16 mila sono minori (il 4% degli ospiti complessivi), di cui il 16% sono minori con disabilità o con problemi di salute mentale.
In riferimento specifico ai minori con disabilità, cogliamo l’occasione dell’uscita del report ISTAT sui presidi residenziali territoriali, per comunicare anche l’inserimento all’interno del data base di Condicio.it della pubblicazione Bambine e bambini temporaneamente fuori dalla famiglia di origine.
Il Quaderno, che si riferisce a dati risalenti al 2010, analizza la condizione dei minori fuori della propria famiglia di origine e i dati relativi agli affidamenti familiari o al collocamento in comunità. Secondo tale analisi, circa 1 bambino su 10 fuori dalla famiglia di origine ha una qualche forma di disabilità certificata (per lo più psichica). Tra i bambini e i ragazzi con disabilità accolti, il 38% è in affidamento familiare, mentre la maggioranza (pari al 62%) si trova nei servizi residenziali, percentuale che sale al 71% nel caso di minori con disabilità psichica (contrario è invece l’andamento nel caso della disabilità fisica per cui il 70% dei minori è in affido familiare).