5.000 docenti specializzati e titolari su posti di sostegno hanno ottenuto il passaggio su posto comune. Le difficoltà di copertura dei posti di sostegno continueranno dunque ad aumentare e gli alunni con disabilità sempre più spesso dovranno “accontentarsi” di docenti privi di specializzazione. La denuncia della FISH.
«Chiediamo l’immediata istituzione di una classe di concorso per il sostegno, una per ogni ordine e grado di istruzione».
È l’appello che il presidente della FISH, Federazione Italiana Superamento Handicap, Vincenzo Falabella, lancia al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, dopo la pubblicazione dei primi dati sulle operazioni di mobilità dei docenti della scuola da cui si rileva che circa cinque mila docenti titolari di posti di sostegno hanno ottenuto il passaggio su posto comune.
«Come conseguenza di ciò a settembre decine di migliaia di cattedre di sostegno rimarranno vuote e la maggior parte di esse saranno coperte da docenti non specializzati, con un aggravio per gli alunni con disabilità, che, in tal modo, si ritroveranno con docenti privi di una formazione adeguata».
È l’allarme lanciato da Vincenzo Falabella, il quale dichiara: «questa è la conseguenza di non aver mai voluto accogliere la domanda che molte associazioni di famiglie e persone con disabilità, specialmente quelle aderenti alla FISH, sollevano da anni sulla creazione di apposite classi di concorso apposite per il sostegno, una per ogni ordine e grado di istruzione».
A tutto ciò si aggiunge il fatto che circa un terzo degli alunni con disabilità, attualmente, non ha docenti specializzati, una circostanza determinata dal fatto che la normativa attuale consente agli insegnanti di ruolo di sostegno di passare su cattedra comune dopo soli cinque anni di permanenza su cattedra di sostegno.
Continua il presidente della Federazione Italiana Superamento Handicap: «di questo passo, infatti, per oltre un terzo dei quasi 300.000 studenti con disabilità italiani i docenti per il sostegno continueranno ad essere dei semplici badanti». Pertanto, dice ancora Vincenzo Falabella: «la classe di concorso deve essere una chiara scelta professionale fin dagli studi universitari e non una scelta meramente opportunistica, per trovare lavoro, cioè un trampolino di lancio per il posto comune». E poi conclude così: «invece, l’istituzione di apposite classi di concorso per il sostegno garantirebbe pure la continuità didattica e dunque chiediamo al Ministero dell’Istruzione, da subito, di convocare l’Osservatorio Scuola data l’urgenza del caso, per affrontare un problema che si trascina da anni e che deve assolutamente trovare un avvio di soluzione».