FISH respinge con fermezza le accuse false e diffamanti

Prima di tutto i fatti.

Lo scorso 21 maggio il deputato Massimo Baroni, iscritto al gruppo Misto, ha presentato una interrogazione parlamentare in cui ha chiesto alla Ministra per le disabilità e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di «valutare la congruenza dell’utilizzo dei fondi statali riconosciuti alla Federazione con le finalità con cui sono preordinati, nonché per appurare che vengano utilizzati per creare o potenziare servizi per disabili».

Allo stesso tempo, ed è un fatto perlomeno singolare, ancor prima dell’avvenuto deposito ufficiale della stessa interrogazione in Commissione Affari Sociali della Camera, una organizzazione non aderente alla Federazione Italiana Superamento Handicap ha pubblicato sui social network alcuni passaggi della stessa, accompagnandoli da accuse gratuite. Tali contenuti sono stati ripresi a mezzo stampa causando un grave danno di immagine alla Federazione. Per questi motivi, la FISH fin da ora si riserva di adire le competenti vie legali per tutelare il proprio nome e l’integrità del suo operato quotidiano.

Nel merito delle questioni sollevate.

Pertanto, la Federazione, a tutela della propria immagine, onorabilità e trasparenza, ritiene doveroso ribadire la completa infondatezza dei fatti presentati, mentre sarà certamente compito dei Ministri competenti rispondere ufficialmente, con la contezza delle informazioni e dei documenti in loro possesso. A riprova di ciò, come peraltro già avviene per tutte le attività e le iniziative progettuali della FISH saranno resi consultabili i contenuti e rendicontati i risultati del programma di attività oggetto di finanziamento pubblico. Proprio tali documenti sono la dimostrazione dell’ingente lavoro svolto quotidianamente dalla Federazione, a partire dalla partecipazione ai momenti di confronto istituzionale; sedi preposte in cui, mai, in quasi 30 anni di attività, la scrivente Federazione ha negoziato i diritti umani, civili e sociali delle persone con disabilità e dei loro familiari, risultando, dunque, un interlocutore autorevole e qualificato.

A tal proposito, si ricorda che alla FISH aderiscono 25 associazioni con sedi su tutto il territorio nazionale e 15 Federazioni Regionali che raggruppano a loro volta le realtà associative locali, un numero molto consistente di persone con disabilità e loro familiari che nelle associazioni aderenti e nella Federazione si riconoscono, operando attivamente e partecipando ai diversi livelli della vita associativa.

Ed è proprio da tale confronto che è scaturito il piano progettuale, già presentato ed approvato dal Ministero del Lavoro, per la realizzazione di una “Casa delle Associazioni” che sarà il fulcro di un “Centro di tutela dei diritti umani, civili e sociali delle persone con disabilità e delle loro famiglie”, consentendo di rafforzare la rete associativa e darle un luogo stabile, di cui attualmente la Federazione e l’intera rete Associativa non dispone e mai ha disposto, potenziando il raccordo ed il contatto con i territori e favorendo gli incontri con le persone con disabilità e le loro famiglie.

L’interrogazione parlamentare presentata da Baroni, invece, sembra voler suggerire un collegamento tra la liquidazione della Società Consortile Agenzia E.Net, le connesse cessazioni di alcuni rapporti di lavoro, e l’utilizzo di fondi pubblici che, secondo quanto si legge in essa, non sarebbero destinati in modo appropriato ad attività e servizi di cui le persone con disabilità possano beneficiare, cavalcando, dunque, facili luoghi comuni.

I fatti dimostrano, di contro, che la Federazione Italiana Superamento Handicap si pone come elemento di garanzia nella continuità e nel rilancio nella gestione dello sportello Handiylex, del sito di informazione pubblica specialistica Superando.it, insieme allo sviluppo di un centro studi giuridici per l’approfondimento dei temi e delle norme sulla disabilità. Non solo, quindi, la FISH non ha mai interrotto e fatto venir meno i servizi attualmente in essere, ma grazie all’importante e fondamentale finanziamento pubblico, ha potenziato la propria struttura operativa implementando tali attività.

In questo senso, le prove evidenti di ciò risiedono negli oltre 950 quesiti risposti negli ultimi tre mesi, nelle tante risposte quotidiane che vengono fornite dallo sportello telefonico attivato, nei 16 approfondimenti normativi specifici pubblicati su www.handylex.org a cura proprio del centro studi giuridici, nella puntuale e quotidiana pubblicazione sul sito www.superando.it, sul sito istituzionale www.fishonlus.it e sui canali social delle attività di comunicazione e informazione. E dunque, il successo di tali iniziative dipende anche dalla possibilità di un rafforzamento efficace sul versante logistico-organizzativo in modo da consentire l’operato delle cinque risorse umane assunte dalla Federazione, degli organi dirigenti volontari, e dei collaboratori.

Proprio la casa delle associazioni diventerà, quindi, il luogo adeguato per dimensioni, posizionamento e ovviamente accessibilità, per favorire la partecipazione delle associazioni e di tutti i soggetti interessati alle attività della Federazione e dell’intero movimento associativo. Uno spazio aperto, accessibile, gratuito, libero e inclusivo per tutte e per tutti.

Prendiamo atto, invece, con estrema amarezza, di come sia mancata una concreta attenzione verso il mondo associativo che nella FISH si riconosce e che avrebbe meritato, senza ombra di dubbio, di poter essere ascoltato prima che le venissero gettate contro accuse false e diffamanti.

 

 

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