La sfida dell’avvio del nuovo anno scolastico riguarda tutto il Paese, non solo gli studenti e le loro famiglie, non solo gli insegnanti. E interessa, oggi più che mai per il significato del momento, le alunne e gli alunni con disabilità. Per ripartire al meglio c’è bisogno di coesione, c’è necessità della collaborazione di tutti, di solidarietà e di lucidità. È in questa direzione va la lettera del Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap a tutte le famiglie e ai genitori.
Care Famiglie, Gentilissimi Genitori,
al termine delle vacanze estive – che mi auguro trascorse serenamente dopo la gravosa quarantena – siamo oramai prossimi all’avvio del nuovo anno scolastico.
Anche e soprattutto durante l’estate la Federazione, con il supporto di tutte le Organizzazioni aderenti, ha operato incalzando e sollecitando costantemente le Istituzioni sugli aspetti che riguardano direttamente i nostri figli e cioè: venga garantita l’apertura delle scuole a tutte le alunne e gli alunni!
Sono stati mesi impegnativi, intensi e convulsi di costante interlocuzione con il Governo e con il Ministero dell’Istruzione. In questi abbiamo riscontrato impegno e dedizione per restituire importanza e dignità alla scuola, fulcro della civiltà e della crescita del nostro Paese.
Il gruppo interno della Federazione che si occupa di inclusione scolastica si è continuamente confrontato con tutte le Associazioni aderenti per elaborare proposte e soluzioni operative, base ineludibile di ogni fruttuoso confronto con le Istituzioni. La sfida posta dalla pandemia COVID costringe a ripensare, spesso radicalmente, spazi, prassi, abitudini per tutelare i nostri figli e i gli operatori dal potenziale contagio. La determinazione e la lucidità devono accompagnarsi alla coesione, collaborazione, unità e solidarietà.
Sappiamo tutti – perché ne siamo stati vivi testimoni – che la scuola per tutti è una grande conquista democratica, iscritta nella nostra Costituzione. La scuola è levatrice di libertà e la sua visione universale e unitaria fornisce quei necessari anticorpi all’omologazione, alla prepotenza, alla arroganza e alla disuguaglianza.
Per questo la nostra Federazione, e con essa le Organizzazioni che la rendono così viva, ha il dovere civico di garantire il massimo della collaborazione alle Istituzioni e contemporaneamente conserva la responsabilità morale di vigilare affinché i diritti delle alunne e degli alunni con disabilità abbiano stessa dignità ed attenzione dei coetanei.
In questi ultimi mesi abbiamo assistito ad un ampio dibattito sulla riapertura delle scuole che ha generato perplessità, paure, timori. È importante ora più che mai porre attenzione alla giusta e corretta informazione, raccogliere le segnalazioni dei singoli, delle famiglie, delle associazioni, accantonando ogni polemica e ogni rivendicazione che possa distrarre l’attenzione dall’unico importante obiettivo in questo momento: aprire le scuole in piena sicurezza e consentire la ripresa della didattica in presenza pur con i dovuti e necessari adattamenti.
È possibile che futuri nuovi contagi possano riportarci alla didattica a distanza, magari in via temporanea. Così come appare certo che vi saranno inevitabili cambiamenti logistici e di assetto organizzativo, che nel possibile verranno monitorati, affrontati e auspicabilmente risolti al meglio.
In tali casi, facendo tesoro di quanto accaduto durante il periodo di lockdown, occorrerà rafforzare il sistema di didattica a distanza attraverso il coinvolgimento pieno e totale degli insegnanti curriculari, di sostegno e degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione che dovranno attivarsi, grazie ad una attenta programmazione dei singoli Dirigenti Scolastici, per evitare l’interruzione dell’attività formativa. La Federazione sosterrà con fermezza ogni azione necessaria per superare le difficoltà che si dovessero manifestare.
D’altronde, come sosteneva il filosofo Karl Popper “tutta la vita è risolvere problemi”. Ed ancora, , ed io con lui, che “il futuro è decisamente aperto. Esso dipende da noi… da quello che noi e molte altre persone facciamo e faremo”: oggi noi, domani i nostri figli, le nuove generazioni.
Per questo serve l’aiuto di tutti, nessuno escluso.
La scuola e la famiglia devono parlarsi, incontrarsi, collaborare. Una società aggressiva, orientata a esaltare l’interesse individuale a discapito della comunità, rischia di accentuare le diseguaglianze. A farne le spese sono soprattutto i nostri ragazzi e le nostre ragazze. La nostra società ha bisogno di ascolto, di dialogo, di rispetto e di maggiore fiducia. E la fiducia comincia dalla famiglia per poi passare dalla scuola che diviene speranza, sempre, ovunque e rappresenta la finestra di opportunità per il futuro dei nostri figli. Per questo dobbiamo essere coesi per renderla più forte ed efficace perché l’educazione non si impone, matura in noi con la partecipazione attiva nella scuola, nella famiglia, nella società, con la riflessione e con il dialogo.
È con questo messaggio che auguro e auspico per tutte le studentesse e gli studenti, per tutte le nostre alunne e alunni con disabilità, un buon e sereno inizio anno scolastico. Lo stesso augurio giunga anche a tutti i dirigenti scolastici, insegnanti e a quanti a qualsiasi titolo operano nel mondo della scuola.
Vincenzo Falabella