In riferimento alla riallocazione delle risorse di 350 milioni di euro che dal “Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità”, sono stati trasferiti sul decreto “Anticipi”, la federazione da subito ha manifestato una netta opposizione a tale scelta, avviando un confronto con i ministeri competenti chiedendo finanche se fosse possibile destinare detti fondi ad altri interventi legati alla tutela e alla salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità.
Occorre evidenziare che dette risorse erano finalizzate all’attuazione della legge delega sulla disabilità (legge n. 227/2021) che non verranno utilizzate entro il 31 dicembre 2023 perché i decreti attuativi della suddetta legge non sono stati ancora approvati. Dopo l’intero iter parlamentare la legge entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025.
Quindi dalle interlocuzioni con i ministeri competenti è stata data rassicurazione che le stesse risorse verranno assegnate sul biennio 2025/26, quando potranno essere realmente utilizzate per dare attuazione alla legge delega sulla disabilità.
C’è un elemento che ci conforta: la legge delega rientra tra le riforme che il nostro Paese dovrà necessariamente attuare nelle more del Pnrr. Avevamo chiesto se le suddette risorse potessero essere trasferite su voci di bilancio già esistenti (vedasi fondo per la Vita Indipendente) ma la scelta politica è stata quella di trasferirle al fondo che copre gli oneri per il Superbonus e gli altri bonus edilizi.
Ricordiamo che su suddetto fondo comunque rientrano tutte le agevolazioni per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.
Continueremo a mantenere alta l’attenzione attraverso le opportune interlocuzioni, senza negoziare né ora né mai i diritti delle persone con disabilità.