Il 3 dicembre ricorre la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità. Per il nostro movimento, che va ben oltre la nostra sigla pur ampiamente federativa, non è una ricorrenza da festeggiare, anzi. Rappresenta l’occasione per aprire uno spazio di attenzione sulle condizioni di vita di milioni di persone con disabilità nella nostra società e per raccontare come, a condizioni adeguate, esse possano essere davvero incluse nelle loro collettività di riferimento.
La cronaca riporta, ancora e troppo spesso, storie di discriminazione, situazioni di esclusione, episodi di odio, bullismo, violenza, sacche di segregazione. Ma oltre a questo mosaico negativo in modo evidente, ci sono anche drammi umani e familiari che si consumano nel silenzio dell’isolamento e della rassegnazione, quasi fossero l’esito ineluttabile di tragiche fatalità delle quali non esistono responsabili e responsabilità: nella scuola, nel lavoro, nelle nostre città, nelle politiche inclusive…
Ma la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità è per il nostro movimento anche l’occasione per rilanciare una sfida costruttiva e propositiva alle forze politiche nella Capitale e in ogni singola Regione.
È imminente la pubblicazione in Gazzetta del “Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità”. Si tratta di un documento che pone con chiarezza gli obiettivi e le modalità per garantire finalmente i diritti umani delle persone con disabilità. Alla sua stesura ha collaborato intensamente anche FISH.
E tutti gli àmbiti trattati sono centrali per la concreta applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: diritto allo studio, al lavoro, alla salute, alla mobilità, alla vita indipendente, al riconoscimento della condizione di disabilità, agli interventi in ambito di cooperazione internazionale, ai sistemi di rilevazione statistica.
Nella Giornata internazionale chiediamo con chiarezza: qual è l’impegno – punto per punto – delle forze politiche che ora stanno per approvare la legge finanziaria e fra qualche settimana inizieranno a confrontarsi nella campagna elettorale?
Vorremmo che questa non fosse solo la Giornata della consapevolezza, condizione pur essenziale per ripensare, con il pieno coinvolgimento delle persone con disabilità, ad una strategia che superi, in tempi non generazionali, l’esclusione sociale garantendo per davvero pari opportunità e diritti umani.
Vorremmo che fosse la data in cui si assumono degli impegni come integranti dei futuri programmi e azioni di governo, indipendentemente dagli schieramenti o dagli esiti delle prossime consultazioni. Si esprima con chiarezza e puntualità chi si candida a guidare il Paese.
Nel frattempo vi è anche una legge finanziaria che necessita di scelte scevre da tentennamenti, innanzitutto sui Fondi (politiche sociali, non autosufficienza, dopo di noi, scuola, lavoro) che riguardano famiglie e persone con disabilità e che non possono essere messi in discussione o oggetto di riduzione o di trasferimenti.
Noi di FISH, con immutata determinazione e impegno, continueremo ad esserci anche dopo il 3 dicembre, vigilando, proponendo, protestando quando necessario.