“Per il nostro movimento l’Europa rappresenta un punto di riferimento centrale per il diritto di cittadinanza, per la diffusione di una cultura basata sui diritti umani. La nostra partecipazione a una serie di confronti transnazionali, anche attraverso l’EDF, il Forum Europeo della Disabilità, dimostra questo nostro patrimonio genetico, un tratto fondante che sempre abbiamo rafforzato. E ci aspettiamo altrettanto dalle Istituzioni dell’Unione in termini di politiche, indicazioni e orientamenti, ma anche di atti sostanziali come l’applicazione dei princìpi contenuti nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che la stessa Unione Europea, non dimentichiamolo, ha ratificato sin dal 23 dicembre 2010. È l’Europa dei Cittadini che deve diventare prioritaria!”
Con questo messaggio, Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), motiva la piena adesione – come deciso dal Consiglio Direttivo della stessa – alle iniziative promosse dal Movimento Federalista Europeo, in occasione delle imminenti celebrazioni in programma domani, 25 marzo, a Roma, per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma.
Già avviate a Roma nella giornata di oggi, 24 marzo, con conferenze e incontri (si veda il programma completo), le iniziative organizzate dal Movimento Federalista Europeo culmineranno domani, 25 marzo, con un Forum sul futuro dell’Europa (ore 8) e una Marcia per l’Europa, tutti momenti nei quali si rivendicherà l’esigenza di agire sia sul fronte politico-culturale che su quello sociale, per una vera Europa dei Cittadini.
L’adesione della FISH a tali iniziative sostanzia ulteriormente la grande attenzione generale con cui l’intero movimento europeo delle persone con disabilità guarda a questo sessantesimo anniversario.
E sono esattamente tre, per ottenere ciò, le direzioni fondamentali indicate dall’EDF, vale a dire “promuovere, proteggere e garantire i diritti civili, politici, sociali, culturali ed economici per tutti; favorire la partecipazione democratica della società civile nei processi decisionali; considerare le persone con disabilità e le loro famiglie come parte integrante di un’Europa sostenibile e in crescita.”