Da Welfare 4.0 un passo in avanti per i diritti delle persone con disabilità
La Regione Umbria ha compiuto un significativo passo avanti nel campo del benessere e dell’inclusione sociale con l’approvazione del Programma Regionale di Intervento per la Non Autosufficienza (Prina). Un risultato che è frutta di un lavoro di interlocuzione avviato nel 2020, con l’adesione formale di Regione Umbria al progetto “Welfare 4.0 – definizione di un welfare comunitario d’inclusione”, attraverso la delibera di giunta n. 757 del 26 agosto 2020. Un’iniziativa che sarà propedeutica alla realizzazione di cento progetti di vita indipendente proprio nell’ambito del progetto Welfare 4.0, realizzato da Fish in collaborazione con l’Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e Ledha (Leghe per i Diritti delle Persone con Disabilità). Il documento, approvato all’unanimità dai consiglieri regionali, fa riferimento ad un budget per il progetto di vita personalizzato.
Un progetto ambizioso che mira a promuovere la vita indipendente per le persone con disabilità, offrendo loro l’opportunità di vivere una vita autonoma e partecipare attivamente alla società. Questi progetti includono una vasta gamma di servizi e supporti, tra cui l’accesso a case e appartamenti accessibili, servizi di assistenza personale, percorsi di formazione e l’inclusione nel mondo del lavoro. L’obiettivo è garantire a ciascuna persona con disabilità la possibilità di prendere decisioni autonome sulla propria vita e di vivere in modo indipendente, rispettando le proprie scelte e preferenze, come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
“Il progetto Welfare 4.0 è stato fondamentale per il successo di questa iniziativa, portando competenza, passione e dedizione alla causa dell’inclusione delle persone con disabilità. Questo partenariato esemplare dimostra come la cooperazione tra organizzazioni, enti pubblici e la società civile possa portare a risultati significativi nell’ambito del benessere e dell’uguaglianza”. A dichiararlo Giuseppa Adamo, responsabile della progettazione di FISH.
“Siamo felici che il nostro apporto, e delle organizzazioni partner, sia stato di aiuto al raggiungimento di questo obiettivo intermedio. Ora tocca lavorare per realizzare queste progetti di vita per cento cittadini umbri e lavorare alla costituzione di agenzie territoriali per la vita indipendente. Questo è un passo importante verso una società più inclusiva, che riconosce il valore e la dignità di ogni individuo, indipendentemente dalla condizione di disabilità”. A dichiararlo il presidente di FISH, Vincenzo Falabella.